Come si può comprendere già dal titolo, questo spettacolo è dedicato al lavoro ed in particolare al lavoro femminile. 

I testi e le situazioni presentate, raccolte da testimonianze dirette, lettere ai giornali, reportage giornalistici, esprimono, senza ovviamente avere la pretesa di essere esaustivi, l’evoluzione della condizione lavorativa della donna nel ventesimo secolo, attraverso le vere voci delle protagoniste.

Sono racconti che narrano vicende umane legate alle esperienze lavorative, ma con la centralità di una visione più “romantica”,  se così si può definire, del lavoro. Figure legate al mondo rurale che modificano il proprio status vivendo in modo imperioso la trasformazione di una società agricola ad una industriale, con tutte le problematiche connesse, come la migrazione interna e lo sfollamento delle campagne.

Si racconta di una società che cambia nel modo di fare e pensare, modifica i costumi e raggiunge un benessere che porta con sè le contraddizioni di un mondo nuovo.

Travail come travaglio: il lavoro che porta fatica, non solo fisica ma anche mentale, il dover guadagnarsi il pane ma anche il merito e la voglia di cambiare lo stato sociale proprio e della società di cui si fa parte.

E’ la storia di due ragazze, il lavoro nella filanda e quello delle gelsominaie, definite anche le mondine del sud, che si trovano a percorrere la stessa strada che le porta a conoscere la grande città con la società del consumo e, nello stesso tempo, a prendere coscienza del proprio stato e del proprio ruolo all’interno di un mondo che si evolve e si trasforma. 

Per questi suoi temi fortemente legati al sociale, Travail è uno spettacolo adatto ad ogni momento dell’anno ma che trova la sua più significativa collocazione in occasione della Festa del Lavoro e della Festa della Donna. 

Richiede spazi attrezzati che però possono essere ricreati anche all’interno di luoghi alternativi. Questo spettacolo infatti è stato più volte replicato in musei ed ex fabbriche. 

Lo spettacolo è stato premiato al festival In_Visibile di Trento 2020 come:

  • “Ricerca storica-culturale e per il contenuto di attualità scelto”
  • “Migliore attrice giovanile”
  • “Gradimento del pubblico”