Due date: 9 marzo e 3 febbraio. Due tragedie causate dalla negligenza, dall’incuria dell’uomo, dal mancato rispetto di regole; vite umane spezzate da quella lucida follia che spesso – mutata in abitudine – si impossessa degli uomini.
Due date, giorno e mese, l’anno non è importante, anzi non conta proprio nulla se non per abbellire le celebrazioni civili quando l’anniversario è solenne e il numero di anni fa cifra tonda.
E la memoria, il ricordo sono proprio questo: perpetrare il più a lungo possibile fatti, nomi, avvenimenti; informare più gente possibile, lasciare un retaggio indelebile a chi verrà dopo di noi affinché certe cose non accadano più. Il nuovo spettacolo del Teatro CaraMella si compone di un monologo intenso, struggente, profondamente vissuto da un testimone di quella tragedia che non doveva più ripetersi…
Dal testo di Pino Loperfido, una orazione civile sul disastro del 3 febbraio 1998 quando, non dimentichiamolo, un aereo della marina U.S.A. tranciò i cavi della funivia del Cermis, causando la morte di venti persone.
A recitare la parte del manovratore superstite, sarà Mauro Bonomelli. Il Teatro CaraMella vuole, con questa rappresentazione, in occasione del 30° anno di attività, mettere in scena un testo drammatico, che vuole ribadire ancora una volta l’assurdità di quella tragedia e l’ancora più assurdo suo epilogo, con l’incredibile assoluzione dei marines responsabili.