Un pozzo oscuro in cui trovano rifugio due disertori per sfuggire alla carneficina di una immane battaglia; un cavaliere povero in canna che li aiuta a liberarsi. Sono i tre poveracci protagonisti dello spettacolo accomunati da un unico desiderio: mangiare qualcosa!
I tre morti di fame viaggiano nell’Italia medioevale senza una meta, incontrando pavidi guerrieri, preti assatanati, contadini impauriti, lebbrosi e appestati, senza però mai perdere la propria forza vitale che li spinge a cercare la sopravvivenza fra guerre, carestie ed epidemie, mettendo alla prova la famigerata arte di arrangiarsi tipica dei disperati, se è vero che la necessità aguzza l’ingegno.
Una comica odissea che ci porta a confrontarci con un passato remoto che forse tanto passato non è, in mezzo a inganni, ipocrisie, travestimenti e fughe, sapendo che in fondo quel che conta è riempirsi la pancia di cibo e la testa di idee. Questi infatti sono i due confini entro cui oscillano gli eroi di questa ridottissima Armata Brancaleone: la pura sopravvivenza, garantita da qualsiasi elemento commestibile, e la riflessione filosofica che cerca di dare un senso alla propria barcollante esistenza.
Il tutto in una girandola di battute e situazioni che rendono questa nuova produzione del Teatro CaraMella assolutamente divertente e pirotecnica.
Uno spettacolo per un pubblico di tutte le età che ci ricorda come i poveracci ed i morti di fame siano una categoria presente in tutte le epoche ed in tutte le latitudini.