l’Associazione CaraMella ripropone il proprio spettacolo tratto dal famoso romanzo di Italo Calvino. Scritto nel 1951, nel pieno della Guerra Fredda, questo testo risulta quanto mai attuale in un periodo che sembra riportarci ai tempi della Cortina di Ferro.

Un giovane rampollo della nobiltà, fin troppo sicuro di sé, si ritrova, a causa della guerra e della sua incoscienza, nell’assurda situazione di avere un corpo dimezzato, ma non tanto nel fisico, quanto nei sentimenti. Solo la sua parte cattiva è sopravvissuta e gli abitanti del paese natio si troveranno a dover subire le peggiori crudeltà, senza poter sperare in un atto di clemenza. Fino a quando un altro essere dimezzato non farà la sua comparsa nel territorio…

Con questa storia assolutamente innovativa e sorprendente, il genio di Italo Calvino ha inaugurato la Trilogia degli Antenati, ponendoci di fronte ad una vicenda solo apparentemente fantastica: in realtà nel sottile gioco letterario del grande scrittore ligure si cela la nostra modernità, con tutte le sue contraddizioni. Ognuno di noi è profondamente lacerato nel proprio interno e la salvezza si può raggiungere solamente ritrovando l’equilibrio in una completezza, difficilissima da raggiungere. Ma non impossibile.

Calvino affronta il dissidio interiore non solo di ogni essere umano, ma anche di un mondo separato in due dallo scenario geopolitico della Guerra Fredda, usando tuttavia i suoi tipici toni di leggerezza fiabesca che rendono questo testo piacevolissimo da leggere e, ovviamente, da ascoltare nella versione drammatizzata che il Teatro CaraMella propone sì ai ragazzi ma anche agli adulti, per un messaggio di speranza che oggi sembra ancora più attuale, come è destino di ogni classico, categoria alla quale “Il visconte dimezzato” appartiene ormai definitivamente.

Spettacolo di lettura drammatizzata, che si presta ad essere replicato in qualsiasi ambiente: teatri attrezzati, biblioteche, spazi museali ecc.