Già dal titolo si comprende come questo spettacolo sulla Prima Guerra Mondiale sia profondamente differente da tutti gli altri: il testo vede infatti la Grande Guerra dall’inedito punto di vista degli italiani d’Austria.

I protagonisti sono Giuseppe e Rosa due giovani abitanti di Vermiglio, il primo comune trentino che si incontra venendo da Ponte di Legno. Essi sono di lingua, costumi e tradizioni italiani ma, prima del 1918, il loro territorio era sotto la dominazione austriaca e allo scoppio della guerra contro l’Italia nel 1915 si sono trovati in una situazione drammatica. Il giovane Giuseppe viene arruolato dall’esercito austriaco e costretto a combattere accanitamente contro coloro che considera non nemici, ma vicini di casa, e deve aggiungere agli orrori della guerra anche quelli di una massacro fratricida. Il soldato si aggira fra i resti del forte per cercare una risposta a questo suo tragico destino.  

Non migliore sorte viene riservata all’altra protagonista, Rosa che, rimasta al paese, viene sospettata, come gli altri abitanti di Vermiglio, di essere collusa col nemico e deportata con tutti i suoi compaesani in Austria, in un terribile viaggio che ricorda fin troppo da vicino quelli nazisti di pochi decenni più tardi. Al ritorno al paese non troverà che distruzione e macerie.

I due ragazzi, che erano innamorati, senza la guerra avrebbero avuto una storia felice, invece la morte è venuta a spezzare le loro speranze e non rimane loro che raccontare al pubblico la propria esperienza, per evitare che simili tragedie si ripetano.

Tratto da situazioni storiche documentate, questo spettacolo si rivolge ad un pubblico di tutte le età ed è particolarmente indicato in occasione di feste civili. Destinato principalmente ad un palco teatrale attrezzato, con opportune modifiche si può rappresentare anche in spazi non convenzionali, come musei, ex fabbriche ecc. La prima assoluta di questa piece è stata infatti eseguita all’interno del museo Forte Strino a Vermiglio, negli stessi locali in cui la vicenda è ambientata.